Nonostante le politiche attente all’ambiente, al personale e alla longevità dei mobili, il capo dell’azienda sarebbe un uomo davvero senza scrupoli, che spreme i dipendenti e pretende «fedeltà fino alla morte». «La ditta si fa guidare meglio, se Kamprad si presenta come un asceta e uno vecchio sciocco» afferma Stenebo.
In molti si chiedono se il libro sia un sassolino tolto dalla scarpa, una ritorsione o una vendetta a nove mesi dalla rottura dopo vent’anni di carriera all’Ikea. Stenebo poi non se la prende solo con il capo, Kamprad, ma anche con i figli, Mathias e Peter Kamprad, che da cinque anni tengono le redini dell’azienda.