Un esame post-mortem ha dimostrato che l’uomo aveva 155 miligrammi di caffeina per litro di sangue nel suo corpo. E già 10 milligrammi è una quantità considerata come un sovradosaggio. “Questa è una situazione potenzialmente molto pericolosa”, spiega il coroner Robin Balmain.
Un patologo ha poi aggiunto che Jackson aveva la cirrosi del fegato, a seguito di pesanti bevute, che avrebbe reso più difficile per lui assorbire correttamente le sostanze. Solo una delle fatali caramelle ha più caffeina di una intera lattina di Red Bull.