LONDRA – Il cancelliere dello Scacchiere George Osborne e' l'ultimo politico a finire al centro della bufera sui rapporti tra il governo britannico e l'impero di Rupert Murdoch dopo che e' emerso che Rebekah Brooks e suo marito Charlie trascorsero un weekend nella sua residenza di campagna proprio mentre erano in corso le trattative per l'acquisizione di BSkyB.
Presenti al fine settimana a Dorneywood, la casa del Buckinghamshire elargita al ministro dallo Stato, erano anche l'ex direttore del News of the World Andy Coulson – all'epoca direttore delle comunicazioni di Downing Street – e sua moglie Eloise.
Dettagli del weekend sono stati forniti dallo stesso Coulson all'inchiesta Leveson. In una testimonianza scritta, l'ex addetto stampa di David Cameron afferma: ''La mia famiglia ed io abbiamo anche trascorso un fine settimana a Dorneywood nel 2010 come ospiti di George Osborne e di sua moglie. Rebekah e suo marito erano anche loro ospiti''.
I collaboratori del ministro delle Finanze sostengono che durante il fine settimana nel settembre del 2010 non si parlo' dell'offerta per BSkyB. Ma secondo la viceleader dei laburisti Harriet Harman la presenza di Brooks a casa di Osborne proprio mentre il governo stava valutando l'offerta da 8 miliardi di sterline per l'emittente satellitare, solleva gravi interrogativi sul giudizio del cancelliere.
Osborne per ora e' l'unico ministro al quale non e' stato chiesto di apparire di persona all'inchiesta Leveson sui media e che dovra' soltanto fornire una sua testimonianza scritta. Questo nonostante che durante tutto lo scandalo sia stato una delle persone piu' vicine a News International. Fu lui infatti a spingere per ingaggiare Coulson a Downing Street, ansioso di trovare per Cameron l'equivalente di quello che era stato Alistair Darling per Tony Blair.
Una nuova biografia di Cameron dal titolo 'Practically a Conservative' – il cui contenuto e' stato anticipato oggi dall'Independent on Sunday – rivela che nel 2007 il premier era preoccupato che Coulson scrivesse un libro su di lui. Per questo motivo, al momento dell'ingaggio, Cameron voleva che nel suo contratto venisse inserita una clausola di confidenzialita', che Coulson si rifiuto' tuttavia di firmare. Fu a questo punto, affermano gli autori – James Hanning, vicedirettore del domenicale e Francis Elliot, giornalista del Times – che Osborne ''incaricato di mediare l'accordo, non si senti' di spingere (per la firma della clausola, ndr) e accetto' il rifiuto''.