LONDRA, 10 LUG – Finisce tutto dove era cominciato: proprio come nei poster giganti di 'Harry Potter e i Doni della Morte' che tappezzano le strade di Londra. Rupert Murdoch, il barone dei media che sempre piu' assomiglia a Citizen Kane, e' tornato al quartier generale di Wapping, base operativa di News International ed ex redazione di 'News of the World', lo storico tabloid il cui acquisto nel 1969 segno' l'inizio della scalata dello 'Squalo' a un impero editoriale su cui non cala mai il sole.
Ma e' in un clima da 'viale del tramonto' che l'ottantenne Rupert, in una Range Rover rossa come i capelli della contestata 'pupilla dei suoi occhi' Rebekah Brooks – la donna che ha abbracciato nel pomeriggio davanti ai fotografi e che sembra sara' interrogata nei prossimi giorni da Scotland Yard – ha fatto il suo ingresso nella sede presidiata dalla polizia: in mano, una delle 5 milioni di copie di News of the World, il domenicale al centro dello scandalo delle intercettazioni di cui oggi e' uscito l'ultimo numero dopo 168 anni di storia. Il miliardario australiano, che ha sacrificato la sua prima 'creatura' per salvare l'affare BskyB, rischia di perdere tutto in questa ultima mano di poker. I laburisti vogliono bloccare il takeover della piu' importante piattaforma di pay tv in Gran Bretagna – un valore di miliardi di sterline – con una mozione ai Comuni a cui potrebbero unirsi gli alleati della coalizione di governo liberal-democratici se il testo ''non sara' toppo partisan'', ha detto il ministro dell'Energia Lib-Dem Chris Huhne.
Ma anche Cameron, sulle cui dimissioni allibratori come Ladbrokes hanno raccolto da venerdi' una valanga di scommesse, potrebbe essere tentato di mollare lo 'squalo', che a maggio gli aveva garantito la benedizione dei suoi giornali per battere Gordon Brown. Il primo ministro deve farsi perdonare l'amicizia con Rebekah, coltivata nelle seconde e terze case dei ricchi ai Cotswalds, nelle colline a nord ovest di Oxford, ma soprattutto per avere offerto all'ex direttore di News of the World Andy Coulson ''una seconda chance'' dopo le dimissioni del 2006, quando per la prima volta era venuto in luce lo scandalo delle intercettazioni attribuito allora a poche 'mele marce'. ''Lo avevamo avvertito che rischiava una catastrofe'', ha detto alla Bbc Huhne anche a nome del junior partner della coalizione Nick Clegg che domani vedra' i genitori di Milly Dowler, la tredicenne uccisa il cui cellulare fu violato da Notw. E intanto nel mondo politico britannico si respira aria da 'primavera araba': la forza dell'impero Murdoch si era finora basato su un giornalismo che dispensa potere, intimidazioni e influenze in politica. Ma adesso le rivelazioni a raffica sullo scandalo, i 12 arresti in vista tra reporter e poliziotti compiacenti di cui parla il Times, le audizioni del vice capo della polizia John Yates e di altri vertici di Scotland Yard la prossima settimana ai Comuni hanno sollevato il velo dell'incantesimo e messo alla berlina un gruppo editoriale che, a colpi di pressioni, scoop imbarazzanti spesso costruiti ad arte, lusinghe e ricatti, ha tenuto in scacco per anni governi e membri del parlamento. Lo 'squalo' ovviamente non e' morto ma le rivelazioni imbarazzanti (e penalmente rilevanti) si susseguono e il peggio forse deve ancora venire. News International aveva le prove dal 2007 in e-mail che testimoniavano i pagamenti ai poliziotti corrotti approvati da Coulson ma ha insabbiato tutto fino al 20 giugno, ha appreso il Guardian in uno scoop che potrebbe essere la 'pistola fumante' non solo contro Coulson, accusato di aver pagato poliziotti in cambio di informazioni, ma anche contro il figlio ed erede apparente di Murdoch, James, che proprio quell'anno aveva preso il controllo delle operazioni del gruppo in Gran Bretagna.
Secondo i media britannici, James potrebbe rischiare azioni legali negli Stati Uniti e in Gran Bretagna per aver approvato risarcimenti a vittime delle intercettazioni, un atto che potrebbe prefigurare il tentativo di insabbiare lo scandalo.