NAPOLI – Elemento centrale dell'ingranaggio fraudolento al centro delle indagini della Guardia di Finanza nell'ambito dell'operazione ''Dummies'', che oggi hanno portato all'arresto di 40 persone, era il cosiddetto 'Gruppo Catapano'. Secondo quanto accertato, tra maggio 2010 e novembre 2011, l'organizzazione ha offerto efficienti servizi di ''alleggerimento'' delle imprese in crisi o sull'orlo del fallimento, che cosi' riuscivano a non pagare tasse e fornitori mettendo, nel contempo, beni al sicuro.
Nella prima fase le indagini sono state dirette dalla DDA partenopea e successivamente transitate nella competenza dell'autorita' giudiziaria di Padova, in relazione al primo caso accertato di bancarotta fraudolenta. La struttura – ramificata e con sedi a Milano e Napoli – era costituita da una serie di societa' operanti nei settori della finanza, consulenza aziendale, editoria, compravendite immobiliari e merchant banking, facenti capo ai fratelli Giuseppe, Carmine Vincenzo Catapano e a Gerardo Antonio Catapano, figlio di Giuseppe.
Della rete facevano parte anche due societa' di diritto anglosassone, la ''Victoria Bank ltd'' e ''Telegraph Road ltd'', risultate essere delle semplici societa' di domiciliazione, inattive, prive di qualsiasi struttura organizzativa e non autorizzate a svolgere attivita' bancaria e/o finanziaria ne' in Italia ne' nel Regno Unito.
