Bambole di gomma iperrealistiche che riproducono perfettamente dei neonati. L’idea è venuta a un’artista nordirlandese, Glenda Ewart, e ha avuto un successo enorme. Lo riferisce il quotidiano britannico “Metro” sul suo sito. L’artista vive a Castlerock, nella contea di Londonderry, e ha tre figli.
Il realismo delle sue bambole è impressionante. Nel caso di ritratti di bambini commissionati dai genitori, la Ewart si basa su foto e riproduce i piccoli nei minimi particolari, comprese le macchie e perfino l’odore. Ben ventimila ciuffi di capelli sono impiantati uno a uno. Alcuni committenti fanno inserire nelle bambole anche un dispositivo che riproduce il pianto del bimbo.
Secondo il giornale, gli acquirenti sono collezionisti, genitori che vogliono avere un ricordo di come erano i loro figli o donne che hanno subito aborti spontanei. Alcune di queste bambole sono anche poste in asili nido o portate in giro nei passeggini. “Metro” non indica il prezzo dei pupazzi, ma dato il tempo necessario per realizzarli (un mese), è presumibile che sia elevato.
Le opere della Ewart sono così realistiche che una volta in Australia la polizia ha sfondato il finestrino di un’auto pensando di salvare un neonato abbandonato, per poi trovarsi di fronte a una bambola iperrealistica.