
Niccolò Ciatti

BARCELLONA – Il ventiquattrenne ceceno finito in carcere per aver colpito a morte Niccolò Ciatti, il ragazzo di 22 anni di Scandicci morto per i colpi subiti in una discoteca della Catalogna in Spagna, si chiama Rassoul Bissoultanov. Nell’interrogatorio davanti al giudice, il ragazzo è scoppiato a piangere e si sarebbe pentito: “Non vorrei aver fatto una cosa così orribile”.
Mosvar Magamadov e Khabiboul Khabatov sono gli altri due giovani ceceni fermati e poi rimessi in libertà perché non ritenuti direttamente responsabili delle percosse che hanno portato alla morte del ragazzo di Scandicci. I due che sarebbero tornati in Francia dove vivono, avrebbero ammesso che Bissoultanov, quella maledetta notte era ubriaco e che aveva assunto droghe.
Gli inquirenti stanno intanto verificando se il 24enne abbia un passato da paramilitare nella guerra civile in Cecenia. Quel che è certo è che Bissoultanov, che dalla Russia si è trasferito a Strasburgo in Francia dove ha chiesto asilo politico, ha partecipato a gare di Mma, le cosiddette arti marziali miste, quelle che consentono l’utilizzo sia di tecniche di percussione come calci, pugni, gomitate e ginocchiate, sia di lotta.
La discoteca catalana di Lloret de Mar dove è morto Niccolò può ospitare fino a duemila persone ed ha quattro piste. I buttafuori che dovrebbero garantire la sicurezza sono in tutto nove, ossia uno per ogni 200 ragazzi. Durante la rissa durata poche decine di secondi, nessuno di loro è intervenuto. I buttafuori arriveranno infatti dopo, quando Niccolò è già a terra.
L’unico supporto è stato quello di aiutare gli amici di Niccolò ormai privo di sensi, a portarlo in una piazzetta vicino al local in attesa che arrivino i soccorsi. I tre aggressori intanto, erano già andati via indisturbati.