NIZZA – La sera della festa nazionale francese, in un Paese più volte colpito e minacciato dai terroristi e per questo in stato di emergenza, c’era una sola auto della polizia municipale (e non di quella nazionale), per di più sfornita di agenti, a vigilare sull’ingresso della zona pedonale della Promenade des Anglais di Nizza. E’ quanto ha rivelato un testimone al quotidiano Libération, che sottolinea come “contrariamente a quanto affermato dal ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, la zona non era protetta dalla polizia nazionale.
Da quell’ingresso è passato il camion bianco guidato dal tunisino Mohamed Lahouaiej Bouhlel, che si è gettato sulla folla uccidendo 84 persone (altre 15 sono attualmente ricoverate in ospedale in pericolo di vita).
Libération, che cita “una fonte di polizia che ha potuto visionare le immagini della videosorveglianza, una sola vettura della polizia, quella degli agenti della municipale, si trovava al centro della carreggiata, lato mare”, nella zona in cui il lungomare era stato adibito ad isola pedonale in occasione dei festeggiamenti del 14 luglio. E in quel momento, sempre secondo un testimone oculare citato dal quotidiano francese, non c’era alcun agente.
Il motivo? “Gli agenti di turno sono stati sostituiti intorno alle 20:30 dai loro colleghi della municipale. Non c’era dunque alcuna vettura della polizia nazionale in grado di bloccare la carreggiata”, sottolinea Libération.
Il ministro Cazeneuve, da parte sua, si difende e sostiene che quel primo sbarramento fosse un punto di deviazione della circolazione e di controllo visuale e che “la polizia municipale aveva come previsto dato il cambio alla polizia nazionale su questo sbarramento menzionato dal giornale alle 21:00”. Il politico parla di “controverità”. Nel frattempo, però, la polemica tra la cittadina della strage, guidata dai repubblicani (in una regione in cui il Front National di Marine Le Pen è fortissimo) e il governo socialista si fa sempre più aspra.