NIZZA – E’ stato condannato a dieci mesi di carcere l’uomo di 39 anni finito alla sbarra per aver tentato di rivendere on-line gli effetti personali delle vittime della strage del 14 luglio a Nizza. La sentenza per direttissima è arrivata il 20 luglio dal tribunale di Nizza.
Fermato lunedì sera dal nucleo per la lotta al crimine informatico, il francese residente a Nizza proponeva agli utenti a caccia di affari su Le Bon Coin – popolarissima piattaforma francese per la pubblicazione di annunci on-line – la vendita degli “oggetti del massacro del 14 luglio, prezzi trattabili”.
Intercettarlo non è stato difficile anche perché insieme all’annuncio aveva pubblicato il suo numero di telefono. Nella perquisizione presso il suo domicilio le forze dell’ordine hanno ritrovato stock di occhiali, bandiere, addirittura un braccialetto e un anello. Lui assicura che si tratta perlopiù di “oggetti riciclati”. Garantisce che mai avrebbe potuto lucrare sulla tragedia. Quanto all’anello sarebbe un regalo della madre alla sorella.
Ma il giudice non gli ha evidentemente creduto, anche perché quel macabro annuncio con la scritta “oggetti del massacro” parla chiaro. Secondo i media francesi, si tratterebbe di un disabile, vittima di un incidente stradale. Secondo un ultimo bilancio comunicato dal presidente Hollande, la strage di Nizza ha causato 84 morti e 331 feriti, 15 sono ancora in pericolo di vita.