Alan Steel, 74 anni, guru della finanza scozzese e noto anche per le posizioni no-vax è morto un mese dopo aver contratto il Covid. Prima di essere trasferito in terapia intensiva e sottoposto a ventilazione meccanica, agli amici aveva detto di “tenere le dita incrociate. Ce la farò”.
Secondo quanto riportato dal Sun, dall’inizio della pandemia Steel aveva spesso ritwittato le opinioni no-vax su Twitter e pochi giorni prima di ammalarsi ha ripostato notizie infondate sul vaccino. Oltre ad essere contrario al vaccino contro il Covid, era anche anti-mascherina e anti-lockdown. Ai suoi amici diceva di guardare video su come “non è una pandemia di non vaccinati”.
Nel settore dei servizi finanziari, era noto per essere stato il primo a parlare dei problemi di Equitable Life, dove molti assicurati hanno perso miliardi di sterline di risparmi. Nel suo settore era stimato e dal 1975 ha gestito la propria società Alan Steel Asset Management nella sua città natale di Linlithgow nel West Lothian, curando per oltre 1 miliardo di sterline di beni dei clienti.
Steve Forbes, amministratore delegato di Alan Steel Asset Management, ha dichiarato: “Era unico, un genio, su questo non ci sono dubbi. Ma era anche un grande visionario”. Il suo amico John Allison ha raccontato: “Alan è rimasto totalmente fedele alla sua educazione operaia ma cosa poco nota, è stato anche un importante benefattore finanziario e nell’ombra ha dato un grande sostegno finanziario a molte istituzioni ed eventi locali”.
A chi gli aveva chiesto come fosse la sua vita al di fuori dei servizi finanziari, Steel aveva risposto: “Famiglia, musica, la mia armonica, Ibiza, vino rosso e le torte di Oliphant”. Steel lascia la moglie Fran, il figlio Malcolm e la figlia Catherine.