A restare bloccati dalla nube vulcanica islandese non sono solo uccelli e aerei, ma anche il jet set: musicisti, politici, sportivi. La colpa è tutta di Eyjafjallajokull.
Nel tourbillon dei blocchi dei voli provocati dalle ceneri del vulcano islandese è incappato il Siena calcio che avrebbe dovuto raggiungere in aereo Catania per una partita di campionato e che invece è stato costretto a trasferirsi in pullman fino all’aeroporto romano di Fiumicino per raggiungere poi il capoluogo etneo. Numerosi anche i rinvii per altre partite, soprattutto per quanto riguarda la Lega Pro.
Sempre nel mondo dello sport, bloccati a Linate gli azzurri della ginnastica artistica, attesi a Birmingham per gli Europei; stessa sorte per i nazionali di tiro a volo, fermi a Fiumicino in attesa di partire per la Cina dove avrebbero dovuto partecipare alla Coppa del Mondo; o per la squadra di football americano di Parma (i Panthers), che si è vista costretta a chiedere il rinvio dell’incontro di Efaf Cup in programma nel pomeriggio a Barcellona.
Odissea anche per la cancelliera tedesca Angela Merkel che sta tentando da due giorni di tornare a Berlino dagli Usa. Oggi é atterrata a Roma e si è poi diretta in pullman a Bolzano, da dove domani dovrebbe far ritorno a casa. Naturalmente sempre in torpedone.
Viaggio in automobile, invece, per il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, diretto alla fiera di Hannover (1.200 chilometri dalla ‘sua’ Imperia). All’aeroporto di Fiumicino gruppi di passeggeri, soprattutto stranieri, hanno improvvisato una sorta di punto informativo e di smistamento nella hall del Terminal 1: sono riusciti ad allestire diversi pullman, camper e van alcuni dei quali sono già partiti per diverse destinazioni europee.
Tra i pochi aerei decollati, il Falcon 50 dell’Aeronautica militare che ha trasportato un paziente cardiopatico “in imminente pericolo di vita” dalla Sicilia a Milano. I disagi hanno toccato anche il mondo della musica: il pianista Paul Lewis non potrà partecipare domani al Bologna Festival; in Tunisia invece sono state annullate molte esibizioni a ‘Jazz a Cartagine’ di artisti che sarebbero dovuti arrivare dall’Europa.
Problemi anche per qualche scolaresca in viaggio all’estero: quarantaquattro studenti di due scuole di Macerata sono rimasti bloccati a Dublino, in Irlanda; stessa sorte per un delegazione di alunni di Torre del Greco (Napoli) in Francia. Di fronte a questi disagi i più reagiscono con rassegnazione e, qualcuno, e disposto anche a scherzarci su: come Sebastian Vettel, attuale stella della Formula 1 che ha fatto sapere che é pronto a far ritorno a casa da Shangai, dove domani si terrà il Gran Premio della Cina, “anche in macchina”.
Liam Gallagher, il cantante degli Oasis, era in vacanza con la famiglia ed è rimasto bloccato in Florida, su tutte le furie per non poter tornare in Gran Bretagna in tempo per il derby tra Manchester United e Manchester City. Amy Gillan, giovanissima attrice scozzese del serial della Bbc Doctor Who, si è ritrovata fuori programma ferma a Los Angeles e così il regista del documentario francese Oceans e i suoi produttori, ‘prigionieri’ a Hollywood dopo la prima americana.
Dopo John Cleese l’ex Monty Python che ieri ha girato mezza Europa in taxi, la cantante Whitney Houston, in tourneé in Europa, ha dovuto rinunciare a volare in prima classe e si è ridotta a imbarcarsi su un traghetto per rispettare gli impegni di una performance a Dublino. In crisi il mondo della musica classica e leggera: a New York é entrata in crisi la celebre sala di concerti di Carnegie Hall dove oggi era in programma un concerto dei nove messi in cantiere in onore del compositore olandese Louis Andriessen.
Ma il pianista Gerard Bouwhuis che doveva salire sul palcoscenico é rimasto bloccato a Amsterdam, mentre The Bang on a Can of Stars che avrebbero dovuto dare la prima americana dell’opera di Andriessen ‘Life’ non sono riusciti a partire dalla Germania.
«Sono fermi in un hotel di Francoforte. Non abbiamo idea di quando riaprirà l’aeroporto», ha detto il direttore esecutivo del gruppo Kenny Savelson. E sempre in campo musicale, ha sofferto per la nuvola di Eyjafjallajokull la mezzosoprano Anne Sofie von Otter, che non è potuta partire da Stoccolma per le prove della ‘Lulu’ di Berg alla Metropolitan Opera di New York in cui doveva cantare nel ruolo della Contessa Gershwitz.
Sulla West Coast è entrato in crisi il festival di Coachella che questo week end raduna 75mila fan: la band inglese dei Cribs ha dato forfait “per ceneri”. Mentre, senza troppo successo pratico – l’eruzione del vulcano ha provocato un aumento verticale delle richieste di aerei privati in affitto (300 volte in più sulla norma secondo PrivateFly.com) – il New York Post si esercitato oggi a censire i ricchi rimasti bloccati: qualche testa coronata, tra cui i nobili che intendevano recarsi a Belgrado dove i principi Alessandro e Caterina di Serbia stanno organizzando la festa a Palazzo Reale per i 70 anni di Ira Fustenberg. E sempre in tema di reali, mentre il principe Carlo si interroga su come arrivare a Varsavia per i funerali del presidente Leck Kacziynski, sua moglie Camilla che di recente si é rotta una gamba, è rimasta bloccata a Balmoral e non è riuscita a recarsi a Londra per firmare in ambasciata il registro delle condoglianze.