LONDRA, 21 LUG – Le sue teorie si studiano a Harvard, Johnson & Johnson assegna i suoi libri ai top manager. Stessa cravatta di Hermes, stesso accento 'bostonian' di quando era capo della polizia di New York, Bill Bratton e' l'angelo custode a cui David Cameron vorrebbe affidare Scotland Yard per ripulirla del marcio messo in luce dallo scandalo delle intercettazioni.
''Al momento il nostro sistema e' troppo chiuso. C'e' un solo punto di ingresso nella forza. Ci sono troppo pochi candidati per i vertici e sono troppo simili. Ma se qualcuno si e' dimostrato un successo all'estero, perche' non invitarlo a fare lo stesso da noi?'', ha detto il primo ministro nel discorso ai Comuni.
Senza far nomi, ma tutti sanno che, se avesse gia' carta bianca, il suo candidato ideale sarebbe proprio Bratton, che dopo aver ripulito New York dai criminali per conto di Rudy Giuliani ha fatto lo stesso a Los Angeles e adesso e' tornato a Manhattan e lavora nel settore privato.
Da Sherlock Holmes a Law and Order. Nella New York degli anni Novanta, durante il primo mandato del sindaco-sceriffo, Bratton fu l'architetto della strategia della 'tolleranza zero', che per la prima volta in 50 anni fece della metropoli americana un modello mondiale della lotta al crimine. Bratton, che a New York comandava una forza di 38 mila uomini, ha gia' fatto da consulente al sindaco di Londra, Boris Johnson. Di lui si era parlato come possibile capo di Scotland Yard nel 2008 dopo le dimissioni di Ian Blair.
La scelta di un capo venuto da oltre oceano potrebbe essere controversa in Gran Bretagna: per arrivarci occorrerebbe cambiare la legge che impone che il numero uno della Met Police sia suddito di Sua Maesta'. Ma a mali estremi, estremi rimedi.
E intanto, mentre la morsa dello scandalo delle intercettazioni sembra essersi allentata dopo il tour de force delle audizioni dei Murdoch ai Comuni e il dibattito straordinario di ieri, il numero due della coalizione Nick Clegg si e' smarcato rivendicando di aver chiesto un'inchiesta sulle malefatte di News of the World ancor prima delle elezioni di maggio.
''Le mie riserve su Andy Coulson le feci presenti piu' volte'', ha detto il vice-primo ministro Lib-Dem a proposito dell'ex direttore di News of the World chiamato dal premier a fare il portavoce di Downing Street senza farlo passare attraverso i severi controlli di sicurezza sul suo passato ai quali piu' recenti addetti stampa erano stati sottoposti.
Mentre restano gli interrogativi sui contatti avuti da Cameron con i vertici di News International come Rebekah Brooks a proposito del takeover di BskyB, (Downing Street non nega che ci siano stati, ma afferma che sono sempre stati ''corretti''), lo scandalo punta la prua anche su altre testate come il Daily Mail e il Daily Mirror: la polizia indaghera' sull'intera cultura dei tabloid e i metodi senza scrupoli usati per conquistare scoop, ha indicato il British Information Commissioner che tutela i diritti nell'informazione in nome dell'interesse del pubblico.
Nessun mostro sacro sfuggira' alla lente degli inquisitori, neppure la Bbc: ''Nessuna voce – ha detto Cameron – ne' News Corp ne' la Bbc, deve diventare troppo potente''.