Attacchi a Oslo, Breivik a processo per “terrorismo”

OSLO, 25 LUGLIO – Al contrario di quanto desiderava l’imputato, si è tenuta a porte chiuse l’udienza preliminare per la carcerazione preventiva di Anders Behring Breivik, autore della strage di Utoya, costata la vita a 68 giovani laburisti riuniti al campo estivo dell’isola a pochi chilometri da Oslo.

Il tribunale della capitale norvegese ha preso la sua decisione per motivi di sicurezza e non ha permesso che Breivik avesse contatti diretti con i media.

Alle 13, Breivik è arrivato il Tribunale di Oslo per l’udienza preliminare. Ad accoglierlo c’era una folla che ha cercato di bloccare l’automobile che lo trasportava, battendo con le mani sui vetri. La polizia è dovuta intervenire per consentire il passaggio della vettura.

L’udienza è durata meno di un’ora. Breivik ha detto di aver compito la strage “per salvare l’europa dall’invasione musulmana” e dal “marxismo culturale” e per inviare “un forte segnale al Paese, affossato dai laburisti”.

Breivik ha affermato di aver preparato gli attentati in Norvegia con l’aiuto di “due cellule”, chiamando per la prima volta dal suo arresto in causa dei complici. L’autore delle stragi ha confessato davanti al giudice di aver commesso i due attentati (“strage necessaria”) ed è stato incriminato per atti di terrorismo. Il giudice ha disposto una custodia cautelare di otto settimane, il massimo consentito dalla legge, di cui quattro in totale isolamento.

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Emiliano Condò