OSLO – La maggioranza dei norvegesi ritiene che nel Paese si dovrebbero adottare pene piu' severe per crimini gravi, alla luce della strage compiuta da Anders Behring Breivik che il 22 luglio scorso ha ucciso 77 persone a Oslo e sulla vicina isola di Utoya e che per questo rischia 21 anni di prigione secondo il codice attualmente in vigore.
E' quanto emerge da un sondaggio condotto una settimana dopo i drammatici eventi i cui risultati sono stati diffusi oggi.
Stando al rilevamento, effettuato su 1,283 persone, il 65,5% degli interpellati crede che la pena prevista sia ''troppo debole'' mentre solo il 23,8% ritiene che sia adeguata, riferisce oggi il giornale norvegese Verdens Gang. Breivik, l'estremista che ha confessato, e' accusato di terrorismo e cio' presuppone una pena massima di 21 anni in caso di condanna.
C'e' tuttavia la possibilita' che, nel caso l'imputazione prevedesse anche crimini contro l'umanita', si potrebbe arrivare ad una sentenza iniziale di 30 anni di prigione.
