Al via il processo a Celine Lesage. La donna davati ai giudici parigini con un filo di voce ha ammesso di aver ucciso sei dei suoi figli appena nati, tra il 2000 e il 2007 a Valognes (Francia), e di aver nascosto i corpi in cantina.
Lesage, 38enne, dovrà rispondere di “omicidio volontario aggravato”, crimine per il quale rischia l’ergastolo. Il capo affossato nelle spalle, la donna, con un abito beige e i capelli raccolti, è entrata nel box degli accusati poco dopo le 9. Davanti alla Corte d’assise di Valognes ha riconosciuto, con un filo di voce, i fatti che le vengono imputati. Ha invece ripetuto “non posso rispondere” quando il presidente della corte, Hervé Locu, le ha chiesto per tre volte consecutive se i bambini erano vivi.
«Siamo qui per cercare di capire prima di giudicarvi», le ha spiegato il presidente. Presente all’udienza, come testimone, Luc Margueritte, l’ultimo compagno della donna e padre dell’ultimo figlio morto, che si è costituito parte civile. Pascal Catherine, primo compagno di Celine Lesage e padre di un figlio adolescente e dei cinque primi neonati uccisi, sarà ascoltato come testimone domani pomeriggio.
La donna, madre di un ragazzo 14enne, era stata incriminata nell’ottobre 2007: era stato il suo compagno a recarsi in cantina richiamato dal cattivo odore e a rinvenire i corpi di sei neonati chiusi in sacchi della spazzatura. Agli inquirenti la donna aveva confessato di aver ucciso quattro dei suoi figli soffocandoli con la mano e altri due strangolandoli con una cordicella, tutti poco dopo averli partoriti.