PARIGI – I sex toys sono oggetti pornografici e quindi non possono essere venduti a meno di 200 metri da una scuola: lo ha deciso oggi il tribunale di Parigi, dando ragione ad alcune famiglie cattoliche che avevano chiesto la chiusura di un love shop. La boutique, che vende gadget erotici di ogni sorta, dagli oli per massaggi a vibratori, si trova nella centralissima rue Saint Martin, vicino al Beaubourg, ma a soli 90 metri da una scuola elementare.
La Confederazione nazionale delle associazioni delle famiglie cattoliche e l'associazione CLER Amore e famiglia avevano fatto appello ai giudici, citando la legge sulla protezione dell'infanzia del 1987 (poi rivista nel 2007). Quest'ultima vieta ai sexy shop di aprire a meno di 200 metri da un istituto scolastico: pena due anni di detenzione e 30.000 euro di multa.
Il tribunale ha dunque riconosciuto colpevoli i proprietari del negozio, ''1969-Curiosites erotiques'' (di cui esistono diversi punti vendita a Parigi e Marsiglia), chiudendo un processo senza precedenti in Francia.
Il negozio dovra' chiudere ''nei prossimi mesi''. Il legale della difesa, Richard Malka, ha denunciato ''la morale retrogada'' e il ''preoccupante puritanesimo'' che sono alla base della sentenza. Per lui i love shop non possono essere paragonati ai classici sex shop, perche' sono piu' discreti e non volgari e perche' rivolti ad un tipo di clientela diversa, soprattutto donne e giovani coppie.