Parigi, un “velo” calerà sul Louvre. L’architetto: “Nessun riferimento all’Islam”

Il museo del Louvre a Parigi

Tra la Piramide di vetro e la Senna, la corte Visconti del Louvre accogliera’ entro il 2012 il nuovo dipartimento del museo parigino sulle Arti dell’Islam ed il progetto e’ firmato dall’italiano Mario Bellini, che lo ha realizzato insieme al francese Rudy Ricciotti: ”sara’ il secondo grande intervento moderno al Louvre, dopo la Piramide, e forse anche l’ultimo, poichè la corte Visconti e’ l’ultima disponibile”, ha detto l’architetto italiano all’Ansa.

Bellini e’ stato oggi sul cantiere a Parigi, dove per ora ci sono ancora solo un buco ed alcune gru, ma dove sorgera’ tra un anno circa ”un velo, leggero, luminescente. Un foulard galleggiante – descrive – come una nube o un pezzo di mare con le onde, che tocca quasi terra, gentilmente”.

E non c’e’ nessuna provocazione nella scelta di realizzare una vetrata-velo, nessun riferimento diretto, assicura, al foulard islamico, in piena polemica sul burqa: ”non e’ un velo per escludere – ha spiegato l’architetto – ma per svelare. Non e’ un bunker, ma uno spazio libero, che lasci intravedere la luce esterna, fatto per una cultura che si e’ sviluppata all’aria aperta, che per secoli e’ stata esposta al sole del deserto. Si tratta – continua – di una cellula diversa, meno occidentale delle bellissime, ma austere, facciate beige scolpite del Louvre”.

Il ”velo” sara’ composto da 1.600 scaglie triangolari, retto da leggerissimi elementi di sostegno, che sarebbe sbagliato chiamare ”colonne”. Al di sopra della vetrata, si trova una prima ”pelle” di maglie di alluminio dall’effetto iridescente, ”quasi impercettibile”, tra il rosso caldo ed il verde caldo. Ancora al di sopra, una seconda ”pelle piu’ fine” con tonalita’ dorata. Il tutto ”dovra’ sembrare leggero, ondulato. Anche se il velo avra’ uno spessore fino ad un metro e mezzo, bisognera’ sentirsi come en plein air”. Il progetto di realizzare un dipartimento di arti islamiche al Louvre fu lanciato nel 2003 dall’allora presidente Jacques Chirac. Il museo conserva una collezione di 13.000 oggetti rimasti per decenni a ‘dormire’ nei depositi, prima di essere parzialmente esposti in alcune sale nel sottosuolo del museo, e questo solo fino al 2008, quando hanno fatto l’oggetto di un lungo ed immenso inventario.

Bellini e Ricciotti vinsero il concorso nel 2005. Poi, due anni fa, il presidente Nicolas Sarkozy poggio’ la prima pietra, inaugurando i lavori insieme al principe saudita al-Walid bin Talal. La vetrata sara’ completata nel primo semestre del 2011 e la consegna dei lavori si fara’ nel 2012, due anni dopo il previsto. Il tutto costera’ 98,5 milioni di euro. ”Il tempo minimo per un’opera di questo livello e’ di sette anni ed e’ quanto ci vorra’. Magari – ironizza Bellini – si riuscisse a fare cosi’ bene anche in Italia!”.

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