BRUXELLES – I brevetti europei escono da Babele. L'Epo (European Patent Office) ha lanciato da oggi sul suo sito il servizio 'Patent Translate', che permette la traduzione automatica, basata su tecnologia Google's Translate e ottimizzata per le descrizioni brevettuali da/in 7 lingue: inglese, italiano, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e svedese che, secondo una nota dell'Epo, ''coprono circa il 90% di tutte le registrazioni emesse in Europa''.
Entro la fine del 2014 il servizio sara' in grado di tradurre i brevetti in 28 lingue, coprendo tutte le 21 ufficiali della Ue piu' cinese, giapponese, russo, coreano, nonche' quelle dei paesi europei membri dell'Epo ma non della Ue come Svizzera, Albania, Macedonia e Turchia.
''Il lancio e' una pietra miliare verso la rimozione delle barriere linguistiche a livello mondiale nella documentazione brevettuale'' afferma il presidente dell'Epo, Benoit Battistelli. Lo strumento, ha aggiunto, ''facilitera' la messa in atto del brevetto unitario che include un importante capitolo sulle traduzioni''.
Per il varo del brevetto unico europeo e' scattata una 'cooperazione rafforzata' alla quale aderiscono 25 paesi ma non Italia e Spagna, contrarie al regime di trilinguismo (inglese, francese e tedesco) sul quale e' basato proprio in attesa di un sufficiente livello di affidabilita' delle traduzioni automatiche.