Esploratore, aviatore, soldato ungherese e spia nazista. La vita avventurosa di Laszlo Almasy è diventata leggenda grazie al romanzo di Michael Ondaatje “Il paziente inglese”, da cui è stato tratto l’omonimo film, premiato dall’Oscar nel 1996. Da qui il mito del grande esploratore, che ha battuto palmo a palmo il deserto del Sahara alla ricerca della mitica oasi di Zerzura e vocata nel “Mille e una notte”, e dell’inguaribile rubacuori.
Il paziente inglese però non era donnaiolo, ma un omosessuale innamorato di un giovane soldato chiamato Hans Entholt. Non morì a causa di una dose di morfina, come vuole il grande schermo, ma per dissenteria senza essere mai andato a letto con una donna. A svelare la vera natura di un eroe contemporaneo come Almasy il magazine Der Spiegel. A confermare questa teoria le lettere scritte dallo stesso Almásy e ritrovate in Germania.
La Heinrich Barth, istituto di Studi africani di Colonia, ha infatti scoperto la corrispondenza intima scritta dal “paziente inglese”, che oltre a ripercorrere le avventure di straordinario esploratore, dote mai messa in discussione, rivelerebbero le numero0se relazioni intime con principi arabi e l’amore della vita, una spia di nome Hans . Il suo amante, un ufficiale della Wehrmacht, morì durante la ritirata di Rommel in Africa esplodendo su una mina.