Il documento era stato annunciato dal pontefice per la prima volta l’11 dicembre scorso, durante uno degli incontri con i massimi vertici della chiesa irlandese convocato in Vaticano alla luce dell’ultimo, scioccante rapporto del giudice Murphy che, facendo seguito al precedente rapporto Ryan, ha messo a fuoco centinaia di abusi avvenuti, almeno fino alla metà degli anni ’90, nell’arcidiocesi di Dublino, una delle più grandi d’Europa.
Attesa inizialmente per l’inizio della Quaresima, la lettera giunge ora a due settimane dalla Pasqua, mentre lo scandalo si è allargato a macchia d’olio, toccando Svizzera, Olanda, e soprattutto la Germania paese natale del Papa. Quanto sarà detto ai fedeli irlandesi varrà perciò per tutte le chiese che si trovano a dover fronteggiare il problema, o almeno per quelle europee.
Secondo quanto preannunciato a suo tempo dalla sala stampa vaticana, dovrebbe contenere non solo indirizzi e considerazioni religiose, ma precise “indicazioni pratiche” su come individuare e sanare questa piaga, cancellandola dal futuro della Chiesa cattolica.