Il 60 % dei sacerdoti accusati di abusi su minori manifesta un’attrazione per adolescenti dello stesso sesso, secondo un “dato statistico oggettivo” in possesso della Congregazione per la Dottrina della Fede, ovviamente riferito al solo universo ecclesiastico. Lo ha ribadito il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, in una precisazione riferita alle affermazioni su presunti nessi tra omosessualità e pedofilia fatte in Cile dal segretario di Stato, card. Tarcisio Bertone.
Padre Lombardi ha citato in proposito una recente intervista al promotore di giustizia della Congregazione per la Dottrina della fede, mons. Charles J. Scicluna, al quotidiano dei vescovi Avvenire, in cui l’alto ecclesiastico illustrava alcuni dati in suo possesso. «Complessivamente negli ultimi nove anni (2001-2010) – affermava Scicluna – abbiamo valutato le accuse riguardanti circa tremila casi di sacerdoti diocesani e religiosi che si riferiscono a delitti commessi negli ultimi cinquanta anni».
Tuttavia, secondo il prelato, «non è corretto parlare di tremila casi di pedofilia, dato che, grosso modo, nel 60% di questi casi si tratta più che altro di atti di efebofilia, cioé dovuti ad attrazione sessuale per adolescenti dello stesso sesso, in un altro 30% di rapporti eterosessuali e nel 10% di atti di vera e propria pedofilia, cioé determinati da una attrazione sessuale per bambini impuberi». Un “dato statistico oggettivo”, come ha tenuto a precisare padre Lombardi, e non un giudizio scientifico che, ha affermato «non è di competenza delle autorità ecclesiastiche».
