Il sacerdote Juan Carlos Ocejo, membro della congregazione e dirigente dell’amministrazione comunale della città messicana di Torreon, conosceva fin da bambino padre Marcial Maciel, ma “non ho mai saputo niente” sulla questione degli abusi sessuali del fondatore dei Legionari di Cristo. Certo per noi “non può più essere un esempio” ora è necessario “riscrivere nuovamente” la storia della congregazione, ha sottolineato, “la quale, in un certo senso, si immedesimava proprio nella figura di padre Maciel”.
“Non ho mai visto niente, da lui ho avuto solo cose positive. Ora, per disgrazia, dobbiamo però renderci conto che per noi non può più essere un esempio”, ha sottolineato Ocejo al quotidiano messicano Milenio. “Nella vita possiamo renderci responsabili di errori gravi, ciò non toglie che lui continui ad essere il fondatore dei Legionari”, ha aggiunto.
Circa le accuse sulla dipendenza alla droga e la vita lussuriosa e stravagante di Maciel, Ocejo ha detto di non sapere “né cosa faceva né quanto spendeva”. Il sacerdote ha infine puntualizzato che i Legionari non sono ovviamente responsabili delle attività immorali o illecite di Maciel: “Io – conclude – non ho fatto niente e sono Legionario di Cristo”.
