Moriarty si è scusato pubblicamente per il proprio comportamento: “Avrei dovuto contrastare la cultura prevalente. Chiedo scusa ancora una volta a tutte le vittime di abusi e alle loro famiglie” anche se “so che le parole non bastano”.
“Ero alla direzione dell’Arcidiocesi quando sono state introdotte politiche e procedure corrette per la protezione dei bambini – ha affermato Moriarty – e ammetto che dal momento in cui sono diventato un vescovo ausiliare avrei dovuto contrastare la cultura prevalente”.
“Restiamo pienamente consapevoli – ha aggiunto monsignor Moriarty – della necessità di una costante vigilanza per assicurare che la Chiesa sia per i bambini il posto più sicuro possibile”.
Il vescovo ha poi affermato che “la lunga battaglia delle vittime per essere ascoltate e rispettate dalle autorità della Chiesa ha rivelato una cultura che molti potrebbero semplicemente descrivere come non cristiana”: