ROMA – I piloti italiani non ci stanno: contro la normativa dell’Unione europea che potrebbe allungare la loro giornata lavorativa di due ore protestano. Il primo appuntamento, scrive Lucio Cillis su Repubblica, è fissato per il 16 giugno con una manifestazione davanti al palazzo LuxExpo di Lussemburgo.
La categoria, guidata dalla European Cockpit Association (EAC), ha dalla sua parte 39mila piloti continentali, pronti a difendere anche con lo sciopero quello che loro considerano “il diritto alla sicurezza dei passeggeri”, considerato lo stress e la stanchezza in aumento in caso di prolungamento dell’orario lavorativo.
La protesta è iniziata qualche settimana fa, al secondo anniversario dell’incidente aereo di Buffalo, Stati Uniti, in cui morirono 50 persone. Un incidente causato dalla stanchezza dei piloti, e che ha convinto l’autorità Usa (la Faa) a rivedere le normative diminuendo gli orari di lavoro.
Nonostante, scrive Cillis, gli incidenti dovuti a fattori umani possano crescere di 5 volte rispetto ad oggi se si alza l’orario giornaliero da 12 a 14 ore, Bruxelles non ne vuole sapere.