ROMA – L'Italia continua a detenere il primato per il maggior numero di coppie che vanno all'estero per sottoporsi a cicli di procreazione assistita. Secondo l'ultima ricerca della Societa' europea di riproduzione umana (Eshre), pubblicata su 'Human reproduction', sono quattro i Paesi da cui c'e' la maggiore 'emigrazione procreativa': Italia (31,8%), Germania (14,4%), Olanda (12,1%) e Francia (8,7%). I dati utilizzati sono stati raccolti da 46 centri di procreazione assistita, che hanno partecipato volontariamente allo studio, di sei paesi europei (Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Slovenia, Spagna e Svizzera), i piu' gettonati. Lo studio, che fotografa la situazione di un mese, rivela che in totale sono stati eseguiti 1230 cicli di procreazione medicalmente assistita, il che fa stimare che in un anno siano 24-30mila cicli. I pazienti arrivano da 49 diversi paesi, ma i due terzi delle coppie che vanno oltre confine provengono solo da 4: Italia, Germania, Olanda e Francia. L'eta' media e' di 37,3 anni, il 69,9% e' sposato, e il 90% e' eterosessuale. Le cause che spingono a rivolgersi a centri esteri variano a seconda della provenienza: di tipo legale per Italia (70.6%), Germania (80,2%), Francia (64.5%), Norvegia (71.6%) e Svezia (56.6%); migliore accesso alle cure rispetto al paese di origine per il Regno Unito (34.0%), e qualita' per la maggior parte dei pazienti. Per quanto riguarda l'Italia, il 51% dei pazienti e' andato in Svizzera, principalmente per la fecondazione etereloga con la donazione di sperma, e il 31% in Spagna per la donazione di ovociti, da noi vietate. .