Le coppie europee migrano sempre di più fuori dai confini per avere un figlio con la procreazione assistita. L’aumento dei casi è stato rilevato dalla Società europea di Riproduzione umana ed Embriologia, riunita per il Forum europeo sulla salute di Gastein. Sono ben 30 mila le coppie coinvolte ogni anno in questo turismo della provetta, di cui il 32% è rappresentato da italiani.
Le motivazioni di questa migrazione verso l’estero, spiega l’associazione, sono le limitazioni di carattere legislativo alla fecondazione artificiale, insieme alle politiche di rimborso dei trattamenti, molto restrittivi, e l’impossibilità di avere alcune cure in patria. Dai dati presentati emerge inoltre che in molti stati europei i bambini nati dalla provetta sono il 2-5%, mentre le coppie che si rivolgono a un medico per avere un aiuto sono uno su sei.
”Stimiamo che siano 30 mila le coppie che si muovono ogni anno in Europa – spiega Luca Gianaroli, presidente della società – e abbiamo rilevato una crescita di questo fenomeno. Del resto sono anche aumentati i cicli di procreazione assistita fatti in Europa: nel 2006 sono stati 494 mila contro i 203 mila del 1996”.