Doveva costare 40 milioni di euro e secondo i suoi famosi ideatori sarebbe stata inaugurata non più tardi del 2010. Ma a sette anni dalla presentazione del primo progetto, la Elbphilharmonie, la struttura che dovrebbe ospitare la nuova filarmonica dell’Elba, è diventato fonte d’imbarazzo per i politici di Amburgo. I costi dell’edificio, definito “una delle 10 sale da concerto più belle del mondo” sono lievitati a dismisura e hanno raggiunto la cifra record di 500 milioni di euro. La maggior parte delle spese graverà sugli abitanti della città tedesca che, secondo stime recenti, saranno costretti a pagare circa il 90% dell’intera opera.
La lievitazione dei costi e il rinvio dell’inaugurazione hanno fatto crescere la protesta della popolazione locale: «Si tratta di un grande progetto – ha dichiarato alla stampa tedesca Peter Tschentscher, uno dei parlamentari locali – Tuttavia se avessimo saputo dall’inizio che i costi sarebbe aumentati così tanto, avremmo votato contro la sua costruzione».
La crescita dei costi è dovuta anche al fatto che, dopo la presentazione del progetto, il Comune di Amburgo ha voluto apportare diversi “miglioramenti” alla struttura. Tra l’altro ha anche reclutato il giapponese Yasuhisa Toyota, ritenuto il miglior studioso di acustica del mondo. Quest’ultimo ha portato a termine un minuzioso e costoso lavoro ricoprendo la sala centrale con oltre 10.000 piastrelle bianche in modo da creare un’acustica perfetta. Ai giornalisti che gli hanno chiesto il valore economico di questo lavoro, l’ingegnere giapponese ha risposto: «Non so quanto costerà realmente il mio progetto, ma sono certo che la sala avrà un’acustica unica al mondo».
I politici, alla fine, ammettono che i costi sono aumentati, ma affermano che non vi è stato sperpero di denaro pubblico: «Abbiamo la coscienza pulita e abbiamo fatto del nostro meglio» ha tagliato corto Karin von Welck, responsabile del dipartimento della cultura di Amburgo.