ROMA – Reece, 11 anni: “Mi lascio andare al tumore”. La lista del prima di morire. “Mia madre ha sempre sperato negli ultimi cinque o sei anni di avere il coraggio di capire quando abbastanza fosse stato abbastanza. Dopo accurate valutazioni, mamma ha pensato che se dovesse decidere per se stessa, mi sottoporrebbe ad altre terapie, perché non vorrebbe lasciarmi andare. Ma se dovesse decidere per me, mi lascerebbe andare. Bene, mi sta lasciando andare…”. Reece Puddington, ragazzino inglese di 11 anni, ha scelto insieme alla famiglia di condividere su Facebook il suo straziante congedo dalla sua sfortunata, breve vita per metà sottomessa da un neuroblastoma incurabile. Ha commosso il mondo con la sua lettera d’addio. “L’inizio della fine” si intitola: l’ultimo viaggio è cominciato, senza medici e veleni. Questa lucida determinazione ad abbandonarsi all’irreparabile con un sorriso insegna che la disperazione si vince con il coraggio. Quello che servirà alla madre Kay per farsene una impossibile ragione.
Sarebbe stato disonesto nei suoi confronti continuare la cura. Reece è stanco, non ne può più. Stare a casa per lui significa molto, è come poter respirare di nuovo. Ci hanno proposto altre medicine, ma sono tutte uguali: nausea, vomito, spossatezza. Abbiamo deciso che è meglio così. (Kay Puddigton al Daily Telegraph)
Reece a 11 anni sa quello che gli adulti non riescono a capire ma non rinuncia a sognare. E ha messo per iscritto la sua lista di 14 sogni da realizzare prima di morire. Nella sua “Bucket list” i desideri di un bambino e la preoccupazione per quelli che rimangono: per esempio, desidera che mamma Kay impari finalmente a guidare e lo porti con lei sul ciglio di una scogliera. Vorrebbe incontrare Johnny Depp vestito come il suo eroe pirata Jack Sparrow. Visitare Sun City in Sudafrica e far colazione da Wetherspoon’s. Gli piacerebbe avere una stanza tutta per sé e una Xbox One. Nei sogni cominciano le responsabilità: esiste una vita prima della morte, Reece la celebra per quello che è. Una gratitudine senza speranza.