Negazionista Covid si ammala e si pente: "Chi non mette la mascherina non vada in ospedale" (Foto Ansa)
Il cuore di Lisa MacDonald, 47 anni, si era fermato durante un intervento estetico al seno in Turchia, sottoposta a rianimazione i medici non l’hanno avvertita dell’episodio ma non solo, una volta tornata a casa a Maidenhead, in Inghilterra, ha rischiato di morire di setticemia a causa delle protesi.
Lisa è stata ricoverata d’urgenza in ospedale e i medici hanno scoperto che durante l’intervento chirurgico in Turchia era stata sottoposta a rianimazione.
Ha ricordato: “Hanno scoperto che le costole erano completamente fratturate, classico segno di RCP poiché mi hanno fatto delle compressioni toraciche. È difficile credere che sono morta e nessuno me l’abbia detto”.
Lisa e la sorella Sacha, 41 anni, volevano entrambe rifare il seno e su Instagram avevano trovato la clinica Avrupamed. Una risposta con un inglese scadente, prometteva risultati miracolosi e a poco prezzo.
Lisa ha pagato 4.300 sterline per un “restyling” del seno, incluse protesi e liposuzione, più volo a Istanbul e una settimana di soggiorno in hotel. Sacha ha pagato 5.200 sterline per lo stesso intervento, più un’addominoplastica. Le sorelle sono andate a settembre, ma erano rimaste scioccate dalla fatiscente clinica.
Lisa ha ricordato: “Sembrava di essere nel Terzo Mondo. Faceva freddo, era buio e il pavimento era coperto da lenzuola. Il letto era messo insieme utilizzando assi di legno e mi hanno legato con una vecchia corda. Era spaventoso ma avevamo pagato e dunque pensavamo di dover andare fino in fondo. Quando sono tornata dalla sala operatoria stavo molto male. Avevo dolori al torace e respiravo con fatica. Ci hanno sistemate in una stanze e lasciato lì. Nessun farmaco per alleviare il dolore, nessun medico. Non potevo alzarmi dal letto e dovevo fare i bisogni in un asciugamano. Ho vomitato ma nessuno è venuto a pulire. Pensavo stessi morendo. E non sapevo che era già accaduto”.
A Lisa è stato detto che dopo un intervento al seno il dolore era “normale” ma con Sacha hanno chiamato su FaceTime un’operatrice sanitaria. I medici le hanno esortate ad andarsene il prima possibile.
Sei giorni dopo sono tornate a casa, un rappresentante della clinica ha firmato delle lettere secondo cui erano “idonee al volo”. Tre settimane dopo, Lisa è crollata a casa ed è stata ricoverata d’urgenza al Wexham Park Hospital di Slough. I medici le hanno detto che si trattava di setticemia e che aveva 12 ore di vita a meno che non le avessero rimosso gli impianti al seno. In seguito ha scoperto che la clinica è stata bandita nel Regno Unito e in Europa.
Una recente indagine di Channel 4 ha rilevato che in Turchia molte cliniche che propongono prezzi ridotti si avvalgono di chirurghi inesperti o non qualificati.
Lisa ha spiegato:”Siamo rimaste colpite dalle foto su Instagram. Abbiamo chattato online con persone che affermavano di essersi rivolte ad Avrupamed e ce l’hanno fortemente consigliata, ma si sono rivelate finte”.
Sul social, la clinica ha oltre 58.000 follower.
Un rappresentante, tramite WhatsApp ha scritto al Sun:”Non possiamo dare informazioni sulle cure della paziente. Non ha ricevuto una cattiva assistenza.
“Abbiamo sempre risposto a lei e alla sorella, mandato molti messaggi ma lei non ha risposto. L’hanno chiamata il medico e il nostro team ospedaliero”. (Fonte: Sun)