BRUXELLES – Il genocidio dei Rom durante la seconda guerra mondiale è stato ufficialmente e solennemente riconosciuto dalla Ue in apertura della sessione plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles. ”I Rom sono la minoranza etnica più numerosa nella Ue, la più oppressa e da più lungo tempo” ha detto nel suo intervento il presidente del Parlamento, il polacco Jerzy Buzek, prima di affermare che ”durante la guerra sono stati perseguitati come gli ebrei” e che sono stati la ”terza categoria più colpita”.
La presidenza ungherese della Ue ha ricordato che ”sono stati 220mila i Rom sterminati per ragioni razziali, tra loro molti bambini che oggi, se fossero sopravvissuti, sarebbero cittadini della Ue”.
”Il 66° anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau celebrato pochi giorni fa – ha aggiunto Buzek – ci deve ricordare che quella dei Rom è stato la terza più grande minoranza tra le vittime dei nazisti. Purtroppo questo fatto è stato riconosciuto solo da pochi degli Stati membri della Ue. E’ ora che i cittadini dell’Europa siano consapevoli del fatto che i Rom che vivono tra noi sono passati attraverso il trauma del genocidio”.
Secondo i dati che vennero utilizzati per istruire il processo di Norimberga, furono oltre 500mila le vittime di origine Rom della ferocia nazista. Tra gli interventi dei capigruppo e dei deputati europei nel dibattito che ha seguito il discorso di Buzek è stato anche ricordato anche il dramma degli omosessuali, anch’essi sistematicamente sterminati nei campi nazisti.
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