I preti ortodossi divorziati o risposati non potranno piĆ¹ officiare la messa. Lo ha deciso il Sinodo della Chiesa ortodossa romena, che consente ai sacerdoti di sposarsi, ma che ha preso di recente questa decisione a seguito del crescente numero di divorzi tra i religiosi.
Secondo quanto riporta il quotidiano Evenimentul zilei online le stime, dei circa 16.000 preti ortodossi romeni, piĆ¹ di 500 sono divorziati o risposati. Ā«Per principio, la famiglia del prete deve essere un esempio per la comunitĆ Ā», ha dichiarato il portavoce del Patriarcato romeno, padre Constantin Stoica. La decisione interessa sia i preti che si divorzieranno e risposeranno d’ora in avanti, sia quelli che l’hanno giĆ fatto, scrive il giornale. I primi saranno esclusi dalla Chiesa, mentre quelli giĆ divorziati o risposati non saranno piĆ¹ promossi.
Il Sinodo ha deciso invece che i preti divorziati per colpa della moglie, o che hanno figli da mantenere, o una preparazione professionale particolare e ottimi rapporti con i fedeli, potranno rimanere in seno alla Chiesa per impegnarsi in attivitĆ di beneficenza, culturali o nell’insegnamento. Alcuni preti divorziati intervistati dal giornale definiscono Ā«quantomeno stranaĀ» la decisione del Sinodo e ritengono che andrebbe applicata a seconda dei casi. La separazione tra Stato e Chiesa, fissata nella Costituzione, conferisce ai culti il diritto di stabilire le proprie regole, aggiunge il giornale.