MOSCA – Alcuni anziani e portatori di handicap ospitati in un centro di Vladivostok, nell'Estremo oriente russo, sono fuggiti dopo essere stati maltrattati e costretti a lavorare per paghe misere. Lo denunciano su Internet alcuni video filmati dalle stesse presunte vittime, mentre la direzione nega ogni accusa e i media della Russia seguono con interesse la vicenda.
Vladimir Lebed, giovane handicappato, ha dichiarato su internet di essere stato obbligato dai responsabili del centro di Vladivostok, sull'Oceano Pacifico, a lavorare per non piu' di 200-500 rubli al mese (dai 5 ai 12 euro).
''Un giorno ho chiesto che mi pagassero meglio, e mi hanno detto che mi avrebbero portato in un altro centro. Mi hanno messo nella sezione psichiatrica, in isolamento, e hanno minacciato di farmi delle punture'', ha affermato a un giornale locale che ha filmato e inviato in internet la storia.
A parte il lavoro forzato, sono un grave problema per gli anziani i cameroni poco salubri e la necessita' di versare soldi per migliorare gli ambienti. ''Da nove anni non ci sono stati lavori nelle camere. I muri sono umidi, il tetto casca. Il direttore propone nuovi lavori, ma unicamente a nostre spese'', ha affermato un anziano che ha deciso di andarsene.
Il direttore dell'istituto Viktor Logatshev smente le accuse, qualificandole di ''menzogne. Le condizioni convengono ai nostri pensionati. Abbiamo speso 18 milioni di rubli in lavori''. Ma secondo i media, non e' il primo scandalo legato al centro: il direttore precedente, Iuri Sinkevish, e' stato condannato a sette anni di prigione per frode e abuso dei poteri.
