MOSCA – I servizi segreti russi (Fsb) hanno annunciato di aver concluso le indagini a carico di un cittadino cinese, Tong Sheniyun, accusato di spionaggio per aver tentato di ottenere informazioni sui complessi missilisti S-300 da cittadini russi in cambio di una ricompensa in denaro. Lo riferiscono le agenzie. La presunta spia era stata arrestata il 28 ottobre 2010 a Mosca ma la notizia e' stata resa nota solo oggi dopo l'invio del fascicolo ad un tribunale della capitale. L'accusato, secondo l'Fsb, lavorava sotto la copertura di traduttore delle delegazioni ufficiali cinesi, su incarico del ministero cinese per la sicurezza statale. Rischia sino a 20 anni di reclusione.
Gli S-300 sono simili ai Patriot americani e sono in grado di distruggere missili da crociera e aerei da combattimento. Nell'aprile 2010 Mosca ha consegnato a Pechino 15 batterie con quattro missili S-300 ciascuno. Nel giugno 2010, invece, la Russia ha congelato il contratto per la fornitura di S-300 a Teheran, nel quadro delle nuove sanzioni dell'Onu contro il suo programma nucleare.