MOSCA, 15 LUG – All'indomani delle accuse di aver prefabbricato una pista falsa per coprire i veri autori dell' omicidio, gli investigatori hanno confermato ufficialmente oggi per la prima volta – a due anni dal delitto – di aver raccolto prove sufficienti sul coinvolgimento di un presunto ribelle, Alkhazur Bashaiev, nell' uccisione di Natalia Estemirova, l'attivista dell'ong russa Memorial rapita in Cecenia e trovata morta in Inguscezia due anni. Bashaiev e' ora nella lista dei ricercati, ma per Memorial sarebbe gia' stato ucciso in una operazione anti terrorismo quattro mesi dopo l'omicidio di Estemirova. ''Durante l'investigazione, la teoria che Estemirova fu uccisa da Bashaiev e da altri membei della banda Uspakhadzhiyev ha trovato prove oggettive'', ha dichiarato il portavoce della commissione investigativa Vladimir Markin, che ha spiegato anche il movente: ''una vendetta per le pubblicazioni di Estemirova sul reclutamento di militanti da parte di Bashaiev e su un attacco alla famiglia di un imprenditore russo''.
Ieri, invece, l'ong Memorial aveva accusato la giustizia di ignorare la pista dell'implicazione di poliziotti ceceni e sostenuto che i servizi speciali hanno fabbricato un'altra versione dei fatti perche' il crimine non sia risolto. Secondo l'ong russa per i diritti umani, ''gli inquirenti non hanno alcuna prova seria della partecipazione di Bashaiev sul rapimento e sulla morte di Natalia Estemirova''. ''Al contrario -sostiene Memorial – tutte le 'prove' contenute nel dossier lasciano pensare che sono state fabbricate per fare della 'versione Bashaiev' quella principale''. ''Si ha l'impressione – secondo l'ong – che dall'inizio dell'inchiesta, i servizi speciali – l'Fsb, ndr – si siano sforzati di creare una versione di copertura per allontanare gli investigatori dai veri uccisori di Natalia Estemirova''.
Memorial ricorda che non esiste alcuna prova del Dna contro Bashaiev. L'ong rimprovera alla giustizia di aver abbandonato la pista del coinvolgimento di una divisione della polizia cecena che Estemirova sospettava di una esecuzione sommaria in un villaggio.