Tre soldati russi sono stati uccisi e altri sette sono rimasti feriti ieri nella repubblica caucasica del Daghestan durante alcuni scontri con un gruppo di ‘ribelli’ sospettati di essere legati ai recenti attentati alla metro di Mosca, che hanno causato 40 morti. Lo riferisce oggi l’agenzia Ria Novosti.
Gli scontri si sono verificati nei pressi del villaggio di Ubden, nel distretto montagnoso di Karabudakhkentsiki, nel corso di un’operazione antiterrorismo iniziata ieri e tuttora in corso. La banda nel mirino delle forze speciali russe sarebbe guidata da Magomedali Vagabov, che sarebbe il secondo marito di Maria Sharipova, 28 anni, insegnante di informatica, la donna kamikaze che è lasciata esplodere alla stazione Lubianka. Nel gruppo ci sarebbe anche uno dei fratelli della giovane.
Il governo russo lo scorso primo aprile aveva messo in piedi un piano antiterrorismo nel Caucaso del nord. L’insediamento militare dovrebbe essere operativo dal 19 aprile prossimo.
