La causa del disastro ferroviario di ieri sera sul Nievski Express è stata l’esplosione di una bomba della potenza di 7 kg di tritolo: lo ha detto il capo dei servizi di sicurezza russi (Fsb) Aleksandr Bortnikov, che oggi ha riferito sul’andamento delle indagini al presidente Dmitri Medvedev.
Aleksandr Bortnikov ha confermato che si indaga per i reati di terrorismo e possesso illegale di armi. Alla riunione di crisi convocata nel primo pomeriggio dal presidente Medvedev, oltre a Bortnikov, sono stati invitati anche il primo vicepremier Viktor Zubkov, che guida la commissione governativa per indagare sule cause del disastro, i ministri dell’interno Rashid Nurgaliev, della sanità Tatiana Golikova, della protezione civile Serghiei Shoigu, dei trasporti Igor levitin.
Sono presenti inoltre il primo viceprocuratore generale Alksandr Buksman e il capo dell’amministrazione presidenziale Serghiei Naryshkin. All’inizio di seduta Medvedev e gli altri presenti hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’attentato.
L’ultimo bilancio parla di 26 morti 95 feriti e 18 dispersi. Tra i feriti anche un cittadino italiano.
«Effettivamente, si è trattato di un attentato», ha detto Vladimir Markin, rappresentante ufficiale del comitato investigativo presso la procura generale, citato dalle agenzie.