Brutta avventura ieri notte per Angelo Pietrolucci, un imprenditore gravemente malato, sul volo Ryanair da Barcellona a Roma. Il comandante del volo, secondo quanto riferito dallo stesso Pietrolucci, aveva deciso, senza alcun apparente motivo, di farlo sbarcare dall’aeromobile su cui si era imbarcato con la moglie e la nipotina, facendogli sapere tramite gli assistenti di volo che era “persona non gradita a bordo”.
Affetto da un mieloma multiplo, Pietrolucci rientrava dall’aeroporto di Girona, vicino Barcellona, dove si trovava per lavoro. Come sempre, in considerazione delle sue precarie condizioni di salute, aveva richiesto l’assistenza a terra alla compagnia aerea. “Mi hanno accompagnato al gate del volo FR9186 dicendomi di attendere – racconta Pietrolucci – Alle 22 circa, un’ora dopo l’orario previsto di partenza, dopo aver imbarcato tutti i passeggeri, ci hanno chiamati per andare a bordo. Ma le prime due file, quelle dove normalmente si sistemano i passeggeri che hanno bisogno di assistenza, erano già occupate. Visto che la terza e la quarta fila erano libere ci siamo sistemati lì. Ma dopo un attimo la hostess è venuta a dirmi che il comandante voleva che ci sedessimo alla 32/a fila. Ho provato a obiettare che ho problemi di mobilità; ma la hostess ha ribadito che se non mi fossi spostato l’aereo non sarebbe partito per Roma”.
Mentre Pietrolucci rimaneva al suo posto, la hostess tornava per riferirgli che il comandante (“quello non lo abbiamo mai visto”, ricorda) gli ordinava di scendere dall’aereo. “Non siamo persone gradite a bordo, mi è stato detto dall’assistente di volo. Se non fossimo scesi sarebbe venuta la polizia”. Pietrolucci ha tenuto duro, e il comandante è stato di parola: “Sono arrivati tre poliziotti per dirmi di scendere. Se non lo avessi fatto con le buone mi avrebbero ammanettato, hanno detto, tirando contemporaneamente fuori le manette. La mia nipotina ha iniziato a piangere. Io ho fatto resistenza passiva, e nel frattempo mi sentivo male. A un certo punto – prosegue ancora il racconto – un poliziotto spagnolo mi ha strattonato violentemente al braccio su cui sono stato recentemente operato: ho urlato per il dolore, e gli altri passeggeri hanno iniziato a protestare, a dire di lasciarmi stare”.
Alla fine, gli agenti sono scesi dall’aereo che alle 23.50 è decollato per Ciampino, dove è arrivato all’una di notte. Allo scalo romano Pietrolucci è stato portato in ambulanza al posto di primo soccorso e trasferito al pronto soccorso di Albano dove i medici con una tac gli hanno riscontrato una frattura dell’omero della spalla destra, dandogli 25 giorni di prognosi. Solo alle prime luci di oggi è riuscito a tornare a casa con moglie e nipotina.