ROMA, 10 AGO – Avrebbero potuto trovarsi faccia a faccia in un'aula scolastica, uno in cattedra e l'altro in un banco tra gli scolari. E' successo invece che il maestro elementare David Bailey, di 31 anni, e un bambino di 11 anni di cui non e' stato reso noto il nome oggi si sono trovati nella stessa aula di tribunale a Highbury Corner, nel nord di Londra, dopo essere stati entrambi arrestati per avere partecipato alle devastazioni e ai saccheggi di lunedi notte.
I 'media' britannici online riferiscono che il ragazzino, l'arrestato piu' piccolo dei 'London riots', e' originario di Romford, un quartiere alla periferia est della capitale. La polizia lo aveva sorpreso assieme a altri teppisti che avevano sfasciato una vetrina di un grande magazzino Debenham.
Il bambino si era portato via un cestino per la carta straccia del valore di circa 55 euro che, come ha spiegato al magistrato, non voleva tenere per se' ma regalare a qualcuno. Inizialmente era stato accusato di avere partecipato alla demolizione della vetrina ma la sua deposizione ha convinto il giudice che in questo non c'entrava.
Il magistrato, James Henderson, lo ha rimandato a casa in liberta' provvisoria dopo avergli fatto una bella lavata di capo in attesa che venga preparato il rapporto sul suo conto che precedera' la sentenza. Il giudice ha detto comunque che vista la sua giovane eta' non lo potra' ne' mandare in carcere ne' farlo sorvegliare a distanza con il braccialetto elettronico.
Il maestro Bailey era accusato di avere partecipato ai disordini di Croydon, nel sud di Londra, e al saccheggio di un negozio di articoli elettronici. L'uomo ha ammesso di essere entrato nel negozio ma di non avere preso niente.
Il suo difensore d'ufficio lo ha giustificato affermando che come insegnante guadagna appena 1.000 sterline al mese, di cui 550 vanno nell'affitto. Il magistrato lo ha rinviato a giudizio.