SVIZZERA – Fare il saluto nazista non è un crimine se il gesto è utilizzato come semplice “dichiarazione personale”. Lo afferma un tribunale svizzero, annullando la condanna a un uomo ha fatto un giuramento, gridando “Heil Hitler“. L’imputato era stato condannato da un tribunale di primo grado con l’accusa di discriminazione razziale, mentre prendeva parte a una manifestazione nell’agosto 2010 con 150 partecipanti.
Per il giudice che ha emesso l’ultima sentenza il gesto di tenere il braccio destro teso in aria, pronunciando la frase con cui i nazisti salutavano il dittatore tedesco, è punibile solo se utilizzato per diffondere, pubblicizzare o propagare l’ideologia razzista con l’intenzione di influenzare “terzi”.
Come ricorda il DailyMail, una legge anti- razzismo del 1995 vieta l’esposizione pubblica e la diffusione di simboli razzisti, ma solo nei casi in cui essi sono utilizzati per promuovere ideologie razziste. Questa non è la prima volta che gli svizzeri si cimentano in gesti ideologici estremisti di destra, per esempio durante la Festa nazionale svizzera sul Ruetli, spesso sono stati mostrati simboli nazisti.