Alla faccia di quelli che parlano di libertà di stampa in Italia, il presidente francese Nicolas Sarkozy ha fatto licenziare i due cronisti che avevano messo sul sito del Journal du Dimanche, l’unico quotidiano che in Francia esce la domenica, la notizia del presunto tradimento reciproco tra Nicolas e Carla Bruni. E’ bastata una telefonata al suo grande amico, Arnaud Lagardère, editore del Journal, nonché grande industriale dipendente dalle commesse pubbliche, perché i due incauti fossero messi alla porta.
Per Lagardère il momento non è dei migliori: un investitore americano ha iniziato una campagna per rimuoverlo dalla carica di presidente del gruppo fondato da papà e costringerlo a “dedicarsi full time al tennis”.
Immediato il paragone con il suo omologo italiano, Silvio Berlusconi, che dal confronto esce sconfitto. C’è di più: lo stesso Berlusconi poco meno di un anno fa allontanò dalla direzione del Giornale Mario Giordano per sostituirlo con Vittorio Feltri. Tutti pensarono che l’avvicendamento fosse dovuto al desiderio del premier di avere a disposizione un giornale di famiglia più efficace. Pochi hanno pensato al fatto che il vero grande crimine commesso da Giordano sia stato quello di sfottere pesantemente la signora Bruni in Sarkozy per il comportamento arrogante tenuto durante il G8 all’Aquila.
Di fatto dove Berlusconi non è riuscito, Sarkozy ha stravinto agendo con spietata immediatezza. A fare la differenza le diverse dinamiche che ci sono tra Francia e Italia per quanto riguarda il rapporto tra politica e informazione, o semplicemente la diversa caratura tra i due leader. Resta il fatto che il premier italiano dal 2002, quando riuscì a escludere dalla tv pubblica Biagi, Santoro e Luttazzi, non riesce a tappare la bocca a nessuno.
Sarkozy, invece, quando si tratta delle sue donne, non si risparmia. Nel 2005 ne fece le spese il direttore del Paris Match, Alain Genestar, che piazzò in copertina Cécilia Sarkozy con l’amante, Richard Attias, pubblicitario e miliardario. Al macero, per l’allora ministro dell’Interno impegnato nell’ascesa all’Eliseo, anche le copie della biografia di Cécilia. Anche lo scoop di “Choc”, che ritraeva una foto del presidente che esce dal Consiglio dei ministri con un fascio di carte, tra cui la lettera di un’ammiratrice che gli manda in franco-spagnolo «millions de besitos», viene bloccato quando il settimanale è già in stampa. Nulla a che vedere quindi con Berlusconi che è invece piegato continuamente dalla fuga di notizie a cui non riesce a porre rimedio.