Saviano, Scotland Yard negò la scorta anche a Cossiga

ROMA, 12 OTT – Non e' la prima volta che Scotland Yard nega la scorta armata ad una personalita' italiana, come e' avvenuto per lo scrittore Roberto Saviano. Un precedente illustre, e decisamente piu' pesante dal punto di vista diplomatico, e' quello del presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga.

Il fatto risale al marzo 2006, quando, rivelo' lo stesso ex Capo dello Stato all'ANSA, venne ''opposto un rifiuto da parte delle competenti autorita' britanniche, diplomatiche e di polizia, alla richiesta fatta dagli organi del ministero dell'Interno italiano perche' fosse assicurata la necessaria protezione secondo la prassi internazionale, all'ex capo dello Stato in occasione di una sua programmata visita a Londra, per partecipare alla XVII edizione del World Council dell'organizzazione 'World Islamic Call Society'''. Per questo Cossiga annullo' la sua partecipazione all'evento.

Cossiga, poi, in conseguenza di quel fatto, con una lettera inviata all'ambasciatore del Regno Unito e dell'Irlanda del nord presso il Quirinale, restitui' ''le insegne cavalleresche e relativi diplomi di Cavaliere di Gran Croce dell'ordine di S. Michele e di S. Giorgio e di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Bagno, ricevute nella sua qualita' di presidente del Consiglio dei ministri e di presidente della Repubblica, da sua Maesta' la Regina Elisabetta II''.

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Maria Elena Perrero