LONDRA – Agenti di Scotland Yard potrebbero essere colpevoli di aver venduto al News of the World anche dati dei cellulari che permettevano ai reporter di localizzare un individuo. Un membro dell'authority che controlla la polizia di Londra ha chiesto a Scotland Yard di indagare sulle accuse fatte dall'ex giornalista del domenicale Sean Hoare, trovato morto nei giorni scorsi, secondo il quale lui e i suoi colleghi potevano acquistare questi dati a 300 sterline a richiesta.
I dati sono richiedibili dalla polizia alle compagnie telefoniche e vengono conservati in un database per decenni. La loro diffusione e' strettamente regolamentata e se i giornalisti ne fossero davvero entrati in possesso, avrebbero avuto il potere di sorvegliare pressoche' totalmente le loro vittime, in un modo ancora piu' invasivo che con le intercettazioni dei messaggi telefonici.
Hoare ha raccontato al New York Times che il suo redattore Greg Miskiw poteva ottenere informazioni precise su dove una persona si trovava attraverso il suo numero di telefono. Miskiw una volta aveva aiutato Hoare a trovare una persona in Scozia e gli aveva detto che erano informazioni che provenivano dalla polizia.