BRUXELLES – Ratko Mladic, l'ex generale serbo bosniaco accusato di genocidio e crimini di guerra e contro l'umanita' per la guerra in Bosnia, boicottera' l'udienza di domani davanti al Tribunale penale per i crimini nella ex Jugoslavia, non comparendo davanti ai giudici. A riferirlo e' il suo avvocato Milos Saljic. ''Mladic non ha intenzione di comparire domani in aula, a meno che non sia costretto'', ha detto il legale, motivando la decisione con il fatto che il team di difesa dell'ex generale non e' stato ancora approvato.
Arrestato lo scorso 26 maggio, dopo 16 anni di latitanza, Mladic e' stato accusato formalmente nel giugno scorso dal Tpi quando l'ex generale si e' rifiutato di dichiararsi colpevole o innocente, definendo le accuse a suo carico ''odiose'' e ripugnanti''. Come previsto dalla procedura, il giudice olandese Alphons Orie ha fissato per domani alle 10 una nuova udienza in cui Mladic avrebbe dovuto dichiararsi colpevole o non colpevole.
Ma, secondo il legale, Mladic non ha avuto il tempo sufficiente per studiare l'atto di imputazione e prepararsi, non avendo avuto l'assistenza di un team di avvocati da lui indicati.
Nel caso in cui effettivamente non dovesse presentarsi, potrebbe essere lo stesso giudice Alphens a dichiarasi per lui, mentre sembra improbabile che il tribunale imponga a Mladic di presentarsi anche contro la sua volonta'.
In occasione della prima udienza, Ratko Mladic aveva usato toni di sfida nei confronti del tribunale: ''Ho difeso il mio popolo e la mia terra, ora difendo me stesso davanti a voi. Voglio solo dire che voglio vivere per dimostrare che sono un uomo libero'' aveva detto in aula.
