Shakespeare e le droghe. “Usava marijuana e cocaina”?

LONDRA – Grande scrittore, strano carattere, genio: su William Shakespeare hanno detto di tutto e ora ne arriva anche un’altra. “Usava marijuana e cocaina”, questa è la teoria di un team di studiosi guidati dall’antropologo Francis Thackeray, direttore dell’Istituto per l’evoluzione umana di Johannesburg.

Gli esperti hanno già mandato la richiesta alla Chiesa d’Inghilterra per riesumare il corpo dello scrittore per capire se era davvero era un abituale consumatore di erba e di cocaina.

Intanto i risultati parlano di «prove di cannabis» e «segni che riportano alla cocaina» su diverse pipe trovate nel giardino nell’antica casa di Shakespeare.

«Se troviamo solchi tra i canini e gli incisivi – dichiara lo studioso all’Atlantic Wire ciò potrebbe aiutarci a dimostrare che egli masticava cocaina oltre che fumare marijuana».

«Speriamo di ottenere un’immagine chiara della vita che faceva, delle malattie di cui ha sofferto e speriamo anche di sapere come è morto. Il nostro sogno sarebbe quello di pubblicare uno studio definitivo sul poeta entro il 2016 quando ricorreranno i 400 anni dalla sua morte».

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