BERLINO, 12 GEN – Tra pochi giorni, il 20 gennaio prossimo, ricorre il settantesimo anniversario della Conferenza di Wannsee, in cui 15 alti ufficiali del Reich hitleriano, sotto la presidenza dell'Obergruppenfuehrer delle Ss Reinhard Heydrich, decisero la soluzione finale della questione ebraica.
Per l'occasione il sito del quotidiano Die Welt ha pubblicato un articolo che ricorda la storia dell'unico protocollo originale della conferenza scampato, per puro caso, alla distruzione degli ultimi mesi di vita del Reich, quando i nazisti si disfarono di tutti i documenti segreti.
Delle trenta copie spedite ai presenti su ordine dell'estensore, Adolf Eichmann, organizzatore delle deportazioni degli ebrei nei campi di sterminio, e' rimasta soltanto la numero 16.
Il documento di 15 pagine, oggi ingiallite, e' passato alla storia grazie a un intrigo di potere che ebbe come protagonista Martin Luther, sottosegretario del ministero degli Esteri del Reich. Luther aveva provato invano a rovesciare il suo superiore, il ministro Joachim von Ribbentrop. Scoperta la congiura Ribbentrop lo fece arrestare e i suoi documenti finirono archiviati per un futuro processo che non avvenne mai. Fu per questo episodio che la copia di Luther non fu distrutta. Sul ritrovamento del documento numero 16 ad opera di soldati alleati ci sono storie differenti. Incontestata la data, primavera del 1947. Il protocollo – oggi conservato nell'archivio politico del ministero degli Esteri tedesco – divenne centrale nel lavoro dell'accusa nel processo di Norimberga e da allora e' una delle prove piu' importante della shoah, riprodotto in milioni di esemplari.