“L’Olocausto è una realtà storica e si tratta di un crimine terribile, ma Hitler non ne era completamente al corrente, perchè l’organizzatore del genocidio, Heinrich Himmler, non gli raccontava tutta la verità”. Lo ha detto in un incontro a Varsavia lo storico britannico David Irving, studioso del nazismo, già condannato varie volte per aver negato la Shoah. Lo riferisce oggi il quotidiano polacco Rzeczpospolita.
Irving, 72 anni, è in visita in Polonia sui luoghi della Seconda Guerra mondiale alla guida di un gruppo di turisti americani, britannici e tedeschi, e ha avuto lunedì scorso un incontro a porte chiuse con una ventina di persone invitate in un grande albergo a Varsavia. Uno degli invitati era Ilan Goren, corrispondente da Berlino di una rete tv israeliana, che però, non essendo in grado di arrivare in tempo, ha ceduto l’invito al collega Piotr Zychowicz di Rzeczpospolita. In questo modo i media polacchi, tenuti alla larga dallo storico durante la sua visita, sono riusciti ad avere informazioni di prima mano.
Il viaggio organizzato dello storico in Polonia ha suscitato furiose polemiche. ”Nego di essere un negazionista dell’Olocausto”, ha detto Irving all’inizio dell’incontro, smentendo anche di essere antisemita. Lo storico ha parlato diverse volte della morte di 2,5 milioni ebrei nell’ambito dell’Operazione Reinhard (codice dato dai nazisti al piano di liquidazione degli ebrei in Polonia) e dello sterminio di centinaia di migliaia di ebrei nel campo di concentramento di Treblinka.
Secondo Irving, ”l’intera seconda guerra mondiale è stata un grande Olocausto che ha provocato le sofferenze di tutti i popoli”. Lo storico ha attribuito a Hitler la colpa di tutte le atrocita’ dei nazisti, affermando però che non era messo al corrente dai collaboratori di tutti i fatti. “Così ad esempio – ha detto – non era pienamente informato sullo sterminio degli ebrei, che fu organizzato dal capo delle SS Heinrich Himmler”.