BRATISLAVA, 12 SET – I cacciatori abusivi di tesori in Slovacchia rischiano fino a dieci anni di reclusione: e' questa la pena massima prevista da una nuova legge, che colpisce soprattutto le persone che usano i rilevatori di metalli senza le necessarie licenze.
''Gli scavi archeologici illegali sono un grosso problema degli ultimi due decenni – ha detto al quotidiano Sme il portavoce del ministero dellaCcultura slovacco, Eva Chudinova -. La vendita delle collezioni illegali all' estero ha privato la Slovacchia di beni culturali di alto valore''.
Secondo le stime del ministero della Cultura, in Slovacchia operano migliaia di cacciatori di tesori. La maggior parte di loro, compresi i gruppi organizzati, cercano soprattutto le armi delle due guerre mondiali. La ricerca con i rilevatori, nel passato sancita con una multa, oggi comporta il rischio da uno a cinque anni di reclusione, mentre la pena massima per le ricerche estese e organizzate e' di 10 anni di carcere.
