Soldato russo catturato in Ucraina ammette "la follia dell'invasione voluta da Putin"
Un soldato russo catturato in Ucraina, dopo aver avuto un incontro con i due pugili ucraini preferiti, tornati nel loro paese per difenderlo, ha ammesso di essersi “totalmente sbagliato” riguardo all’invasione di Putin. Secondo quanto riportato dal Mirror, il prigioniero ha detto di aver iniziato a mettere in discussione gli ordini del Cremlino quando ha visto il campione del mondo dei pesi massimi Oleksandr Usyk e l’ex campione Vasyl Lomachenko imbracciare le armi per difendere l’Ucraina dall’invasione delle truppe russe.
In un video diffuso da funzionari ucraini, il soldato ha spiegato come i media statali russi abbiano dipinto l’Ucraina un paese che ha bisogno di essere salvato dalla morsa dei nazionalisti e dei “nazisti”. Ha detto: “Mi sono sbagliato al 100%. Non giudicate troppo duramente. Ci è stato detto che l’Ucraina è dominata dai fascisti… I nazisti avevano preso il potere. Non sapevamo con certezza quale fosse la situazione. Quando siamo entrati in questo territorio ho cercato l’indirizzo dei pugili (Olexander Usyk e Vasily Lomachenko). A casa mi è sempre piaciuto guardarli. Mi hanno detto “nessuno ti ha chiamato qui”. Provo vergogna per essere entrati in Ucraina”.
L’attuale campione del mondo dei pesi massimi Usyk dovrebbe allenarsi per un incontro con Anthony Joshua, ma dopo essersi iscritto all’unità di difesa di Kiev è asserragliato in un rifugio antiaereo della città. Parlando dal bunker, ha detto alla CNN “Cosa vuol dire perché? “È mio dovere combattere, difendere la mia casa, la mia famiglia”.
Giurando che ucciderà se spinto a farlo, ha aggiunto: “Se vorranno uccidere me o i miei cari, dovrò farlo. Ma non voglio. Non voglio sparare, non voglio uccidere nessuno, ma se tenteranno di uccidermi, non avrò scelta”.
Usyk non è l’unico pugile a sospendere la carriera per combattere l’esercito russo. C’è anche il campione Vasyl Lomachenko, detentore delle corone WBA (Super), WBO, The Ring e WBC in franchising dei leggeri, fotografato con un fucile d’assalto M16 in spalla, pronto a difendere la sua nazione. Il 34enne ha condiviso sui social media un selfie mentre indossa una tuta mimetica dell’esercito e in mano tiene un’arma. Nella didascalia ha scritto: “Il battaglione di difesa territoriale Bilgorod-Dnistrovsky si è formato ed è armato”. Secondo alcuni report, anche i due ex campioni del mondo di boxe Wladimir e Vitali Klitschko hanno risposto alla chiamata alle armi del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e ora sono di stanza a Kiev.