MADRID – La crisi in Spagna colpisce anche ‘El Gordo’, la più antica lotteria del mondo, che quest’anno ha visto le vendite dei biglietti calare del 18%. Ma la ‘Dea bendata’ spagnola non ha dimenticato i più disagiati: il 60% del montepremi è andato infatti alla cittadina di Alcala de Hanes, zona-dormitorio alle porte di Madrid, abitata per lo più da pendolari.
Per un’edizione storica, quella di quest’anno: la famosa lotteria compie infatti 200 anni da quella prima ‘estrazione’ di Natale avvenuta nel lontanissimo 1812. In una giornata di festa, con la Spagna con il fiato sospeso ad ‘aspettare’ i numeri della fortuna, la crisi si è fatta sentire non solo sul numero, in calo, delle vendite dei biglietti: la cerimonia di estrazione che per la prima volta si è svolta nel Palazzo reale madrileno, è stata infatti interrotta due volte da manifestazioni di protesta.
Prima quella dei dipendenti di Telemadrid, emittente pubblica interessata da un pesante piano di tagli, poi quella del personale della sanità contro la scure del Governo regionale sui trasferimenti e la privatizzazione di quattro ospedali. Nonostante ”El Gordo” abbia dovuto sottostare alla cruda realtà delle ristrettezze del momento, sono stati venduti 180 milioni di biglietti (in media, oltre tre per ogni spagnolo), totalizzando ben 3,6 miliardi, anche se il costo (20 euro) ha indotto moltissimi a contenersi, e il numero dei tagliandi è sceso del 18 per cento rispetto allo scorso anno.
Il primo premio, 4 milioni, è andato al numero 76058, ma a dividersi questo malloppo saranno almeno alcune decine di persone perché il numero è suddiviso in decine, ognuna delle quali ha un suo biglietto. La stessa cosa vale per il secondo premio (1,5 miliardi), il terzo (500 milioni), e per la miriade di somme più piccole, fino a poche centinaia di euro. Ogni numero viene frazionato allo stesso modo, e quindi le possibilità di vincita sono elevatissime. La parte del leone è spettata a Alcala de Henares: nell’area è stato venduto il 60% dei tagliandi fortunati.
Tutti contenti, anche chi ha vinto poco: ”Con 500 euro potrò sistemare l’auto”, ha detto un signore ai cronisti Tv sparpagliati per tutta la Spagna a riempire le ore di palinsesto quotidiano, oggi dedicato quasi esclusivamente alla lotteria. Praticamente, ci sono vincitori in ogni angolo del Paese, e ovunque – nei bar, per strada, nei vicino ai chioschi – è festa. Un rituale cominciato già durante l’estrazione che per la prima volta si è tenuta nel Teatro Reale. Per quasi quattro ore Tv e radio hanno messo in onda le voci di due ragazzini del collegio madrileno di San Ildefonso, che estraevano numeri e premio corrispondente e li annunciavano cantando come in una nenia.