MADRID 26 MAG Il ministro de – MADRID, 26 MAG – Il ministro della difesa spagnolo Carme Chacon e' stata oggi la prima vittima delle lotte interne scatenate nel Psoe di Jose' Luis Zapatero dalla debacle elettorale di domenica e del colpo di mano in corso contro il capo del governo dei baroni del partito vicini al vicepremier Alfredo Rubalcaba, candidato alla sua successione. Zapatero ha fatto sapere il mese scorso che lascera' alla fine dell'attuale legislatura, e che non guidera' i socialisti alle prossime politiche di marzo. I vertici del Psoe dovrebbero decidere sabato procedure e calendario per la designazione del prossimo candidato premier. Due nomi da settimane circolano, quelli di Rubalcaba e di Chacon, come sicuri candidati alla candidatura. Ma oggi il ministro della difesa a sorpresa ha annunciato, dopo un lungo colloquio con Zapatero, che non si presentera'. Chacon ha detto di avere fatto ''un passo indietro'' ritenendo che la sua candidatura avrebbe potuto ''porre a rischio l'unita' del partito, l'immagine del presidente del governo e anche la stabilita' dell'esecutivo''. ''Fin dal primo momento ci sono stati dirigenti socialisti mobilitati contro le primarie, e che premevano per la presentazione di un candidato unico'' ha accusato. ''La sconfitta socialista del 22 maggio ha fatto si' che queste pressioni crescessero'' ha aggiunto. Il ''passo indietro'' della giovane e ambiziosa ministra catalana viene letto come una mossa imposta da Zapatero per fermare la fronda interna nel Psoe, avviata due giorni fa dal premier regionale basco Patxi Lopez, vicino a Rubalcaba. Lopez ha proposto un congresso straordinario per designare non solo il nuovo candidato premier, ma anche il nuovo segretario generale del partito. Una iniziativa appoggiata da diversi baroni regionali socialisti, vista come volta a imporre a breve le dimissioni di Zapatero. Il premier vorrebbe invece mantenere il controllo del partito, insieme alla guida del governo, almeno fino alle politiche di marzo. Fuori gioco ora Chacon, Rubalcaba potrebbe diventare il candidato unico del partito alla successione di Zapatero. Una formula che eviterebbe oltretutto al paese lo spettacolo di lacerazioni interne fra i socialisti che provocherebbero le primarie. Non e' pero' del tutto escluso che qualche franco tiratore, come il leader dei socialisti madrileni Thomas Gomez, possa presentarsi come candidato di disturbo all'ultimi minuto. Una formula di compromesso fra i baroni in rivolta e i fedeli del premier potrebbe essere, ritiene El Pais, la designazione in tempi brevi di Rubalcaba quale nuovo candidato premier e poi la convocazione entro fine anno di un congresso che lo nomini anche segretario generale. Zapatero, che rimarrebbe capo del governo fino a marzo, diventerebbe presidente del partito. Non e' escluso pero' che le lotte interne nel Psoe e la pressione del Partido Popular di Mariano Rajoy, trionfatore del voto amministrativo di domenica, non portino il paese a elezioni anticipate in autunno.
